Una pianta molto ricercata in Europa per il suo olio

I dati di qualche anno fa (2015) confermano un trend molto positivo per la coltura dei girasoli, arrivando ad un picco di crescita anche del 184%, in gran parte dovuto al mercato dell’olio di semi di girasole, che – dopo il nostro Paese – è diventato un bene essenziale in tutto il mercato europeo. Nonostante questa richiesta però, in Italia la superficie coltivata a girasoli è di soli 90.000 ettari – per cui gran parte della richiesta viene soddisfatta con importazioni da Paesi esteri. La coltivazione è basata su alcuni sementi appositamente selezionati per garantire una produzione maggiore con una qualità all’altezza degli standard dei diversi Paesi. In Novasem, ci siamo concentrati su due principali varietà di girasoli.


Cllub

La prima varietà è Cllub, un girasole con un alto contenuto di olio – precoce e molto produttiva. Consigliata in pressoché tutte le coltivazioni, anche grazie alla sua resistenza alle Peronospora e tollerante alla Sclerorinia e Phomopsis. La calatide è convessa e inclinata a maturazione con ottima resistenza allo stroncamento. Una particolarità molto apprezzata è che la coltivazione di questa varietà può essere effettuata anche in terreni pesanti.


Holeron

La seconda varietà è “Holeron”, caratterizzata dalla sua precocità e dalla rusticità, che le permette di essere produttiva anche in terreni molto diversi. Ha un alto contenuto di olio e di acido oleico, con il vantaggio di essere resistente alle malattie causate dai funghi. Interessante è la sua “stabilità” nel raccolto, dato che in tutte le aree coltivate garantisce un’elevata produttività che non compromette la qualità del prodotto (e della successiva trasformazione in olio).

  • Condividi